L’abilitazione all’esercizio della professione di aspirante guida e di guida alpina-maestro di alpinismo si consegue mediante la frequenza degli appositi corsi teorico-pratici ed il superamento dei relativi esami.
L’ammissione ai corsi per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di aspirante guida è subordinata al superamento di una prova attitudinale culturale e da una prova attitudinale pratica, da sostenersi davanti alle competenti sottocommissioni esaminatrici.
La prova attitudinale si compone di:
– un esame scritto;
– verifica curriculum ed eventuale colloquio;
– un esame pratico
1. L’ esame scritto è articolato per domande sulle seguenti materie:
a) turismo, con particolare riferimento alla legislazione turistica provinciale;
b) geografia ed ambiente della provincia di Trento;
c) storia locale e storia dell’alpinismo;
d) flora e fauna presenti nel territorio della provincia di Trento;
e) meteorologia e topografia;
f) primo soccorso.
È esonerato dal sostenere l’esame scritto il candidato, che risulta in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di accompagnatore di media montagna o di maestro di sci.
Supera l’esame scritto e risulta ammesso al colloquio, il candidato che riporta un punteggio non inferiore a 6 (sei) decimi.
2. Verifica curriculum ed eventuale colloquio: è diretto a verificare se il candidato abbia svolto un’attività alpinistica non inferiore a quella minima stabilita dalla Giunta provinciale. La verifica positiva circa lo svolgimento dell’attività alpinistica minima è condizione per l’ammissione all’esame pratico.
3. L’esame pratico è diretto ad accertare la capacità tecnica e l’attitudine del candidato a svolgere l’attività specifica della professione di guida alpina.
L’esame pratico comprende l’effettuazione delle seguenti prove:
a) arrampicata sportiva
Consiste nell’effettuazione di due salite “a vista” su percorsi con difficoltà di grado non inferiore al 6b della scala francese. La prova può essere effettuata anche su parete artificiale.
Il candidato deve dimostrare una adeguata padronanza delle tecniche di progressione e di assicurazione.
La sottocommissione tecnica considera entrambe le prove ed esprime un’unica valutazione
b) arrampicata classica
Il candidato deve effettuare uno o più tiri di corda da capo cordata, con l’uso di zaino, imbracatura, scarpa ramponabile o semi-ramponabile, su parete con difficoltà non inferiore al 5° grado della scala U.I.A.A. Il candidato deve dimostrare un’adeguata padronanza delle tecniche di progressione e di assicurazione.
c) ghiaccio-misto
La prova consiste nell’effettuazione di esercizi su ghiaccio e misto con l’uso di imbracatura, ramponi, piccozza e martello-piccozza. Il candidato deve dimostrare un’adeguata padronanza delle tecniche di progressione e di assicurazione.
d) sci-alpinismo
La prova consiste nell’effettuazione di esercizi su vari tipi di neve, sia in salita che in discesa, con l’uso di imbracatura, zaino ed attrezzatura sci-alpinistica. Il candidato deve dimostrare un’adeguata padronanza delle tecniche di progressione sia in pista che in fuoripista.
Il candidato supera l’esame pratico e la prova attitudinale se ottiene un punteggio non inferiore a 6,00 decimi nella media complessiva dei voti riportati in tutte le prove.
E’ ammesso un punteggio insufficiente in una sola prova, che non deve essere inferiore a 5,5 decimi.
Per poter accedere alla prova attitudinale è necessario:
- essere cittadino italiano o di altro Stato appartenente all’Unione europea;
- la maggiore età;
- diploma di istruzione secondaria di primo grado;
- non aver riportato condanne penali che comportino l’interdizione, anche temporanea, dall’esercizio della professione, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;
- avere già svolto una attività alpinistica minima realizzata nell’arco degli ultimi 5 anni come di seguito indicato:
– minimo 40 ascensioni varie, (senza vincolo di lunghezza e difficoltà) nei vari settori dell’alpinismo: roccia – neve – ghiaccio – misto, escluso lo sci alpinismo. Le ascensioni devono essere effettuate da capocordata o a comando alternato;
– minimo 10 ascensioni su roccia, delle quali almeno 5 di lunghezza minima di 250 metri e difficolta’ di 6° grado della scala U.I.A.A. Le ascensioni devono essere effettuate da capocordata o a comando alternato;
– minimo 10 ascensioni in alta montagna (neve – ghiaccio – misto), delle quali almeno 5 di lunghezza minima di 500 metri e difficolta’ “D”, ovvero 4° grado della scala U.I.A.A.
– minimo 10 ascensioni di scialpinismo, delle quali almeno 5 di dislivello minimo di 1.000 metri e difficoltà BSA;
– minimo 10 ascensioni di arrampicata sportiva su roccia, con difficoltà non inferiore al grado 6a della scala francese ed avere un dislivello pari o superiore a 100 metri. Le ascensioni devono essere effettuate da capocordata o a comando alternato;
– minimo 10 ascensioni su cascata, con difficoltà non inferiore al 4° grado ed avere un dislivello pari o superiore a 100 metri. Le ascensioni devono essere effettuate da capocordata o a comando alternato;
L’attività alpinistica deve essere redatta tramite dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445; dalla dichiarazione devono risultare la difficoltà delle ascensioni e la posizione ricoperta nella cordata.
In questo sito è disponibile il Servizio di avviso automatico dell’uscita di bandi relativi a tutte le professioni turistiche dove chi è interessato può lasciare i propri dati e sarà avvisato via e-mail dal Servizio Turismo della Provincia Autonoma di Trento dell’indizione di bandi d’esame o di selezione nelle professioni turistiche.